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Archeologia delle Terre dell'Auser

Il complesso del Frizzone

La sezione archeologica inizia con i ritrovamenti del sito del Frizzone, il quale presenta come maggiore ritrovamento l’Edificio Ligneo del Frizzone (150 A.C).

Nello scavo, realizzato tra il 2002 e il 2007 e situato a Sud-Est di Capannori in una parte del territorio ad “alta densità archeologica” sono, infatti, emersi vari oggetti e reperti oggi esposti nel museo.
Possiamo così scoprire alcuni aspetti importanti della vita quotidiana degli abitanti dell’epoca.

Anticamente la piana lucchese era un luogo paludoso, di cui passava l’Auser (l’attuale fiume Serchio); i popoli che vivevano sulla piana si sostentavano soprattutto con la pesca e la produzione di vino.
La fattoria ritrovata nella zona del Frizzone è riconducibile all’insediamento di colonie liguri-romane, in quanto presenta una struttura differente rispetto a quelle etrusche o romane. Trova infatti riscontri precisi nella tradizione montana degli edifici su terrazzamenti tipici dei Liguri Apuani nel II secolo a.C.. .

Il Frizzone

A sud il limite dell’area insediativa era definito da un particolarissimo edificio ligneo, perfettamente conservato nella parte interrata: il Frizzone.
Si tratta di una struttura pressoché quadrata di 4,5 x 3,5 metri costituita da possenti travi di quercia ben squadrati e intagliati, disposti orizzontalmente a incastro, secondo la tecnica oggi detta del blockbau (tecnica del legno sovrapposto), tipica delle baite alpine.

Una delle possibili ipotesi, è che fosse un edificio per i riti sacri rivolti al Dio Bacco, teoria avvalorata dal ritrovamento di un cane sacrificato accanto all’edificio e dall’ampiezza dell’edificio, troppo ridotta per essere un magazzino.

le sepolture infantili

Nei pressi della capanna sono stati ritrovati i resti di 4 bambini, 2 dei quali sono esposti al museo.
Le sepolture infantili sono tra i reperti più importanti di questa sezione. 

Risalgono all’epoca tardo repubblicana, e in particolare tra il I e II secolo a.C..

I resti dei due bambini sono posizionati in modi differenti: in posizione prona e fetale.
La posizione fetale era quella usata normalmente;
La posizione prona (a pancia in giù) potrebbe indicare una certa avversione verso il defunto. Secondo le usanze del tempo guardare verso il basso significava simbolicamente guardare verso l’inferno. 

Non si conosce la ragione di questa pratica, ma l’ipotesi più avvalorata è che il bambino ritrovato in questa posizione potesse essere frutto di una relazione illegittima.

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