
VISITA
- Via Carlo Piaggia, 74, 55012 Capannori LU
- 0583 428784
- staff.museo@comune.capannori.lu.it
- Orari:
Lun. mer. e dom. – CHIUSO
Mar. e giov. – 9:00 – 13:00
Ven. – 13:00 – 19:00
Sab. – 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Nello scavo, realizzato tra il 2002 e il 2007 e situato a Sud-Est di Capannori in una parte del territorio ad “alta densità archeologica” sono, infatti, emersi vari oggetti e reperti oggi esposti nel museo.
Possiamo così scoprire alcuni aspetti importanti della vita quotidiana degli abitanti dell’epoca.
A sud il limite dell’area insediativa era definito da un particolarissimo edificio ligneo, perfettamente conservato nella parte interrata: il Frizzone.
Si tratta di una struttura pressoché quadrata di 4,5 x 3,5 metri costituita da possenti travi di quercia ben squadrati e intagliati, disposti orizzontalmente a incastro, secondo la tecnica oggi detta del blockbau (tecnica del legno sovrapposto), tipica delle baite alpine.
Una delle possibili ipotesi, è che fosse un edificio per i riti sacri rivolti al Dio Bacco, teoria avvalorata dal ritrovamento di un cane sacrificato accanto all’edificio e dall’ampiezza dell’edificio, troppo ridotta per essere un magazzino.
Nei pressi della capanna sono stati ritrovati i resti di 4 bambini, 2 dei quali sono esposti al museo.
Le sepolture infantili sono tra i reperti più importanti di questa sezione.
Risalgono all’epoca tardo repubblicana, e in particolare tra il I e II secolo a.C..
I resti dei due bambini sono posizionati in modi differenti: in posizione prona e fetale.
La posizione fetale era quella usata normalmente;
La posizione prona (a pancia in giù) potrebbe indicare una certa avversione verso il defunto. Secondo le usanze del tempo guardare verso il basso significava simbolicamente guardare verso l’inferno.
Non si conosce la ragione di questa pratica, ma l’ipotesi più avvalorata è che il bambino ritrovato in questa posizione potesse essere frutto di una relazione illegittima.
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