
VISITA
- Via Carlo Piaggia, 74, 55012 Capannori LU
- 0583 428784
- staff.museo@comune.capannori.lu.it
- Orari:
Lun. mer. e dom. – CHIUSO
Mar. e giov. – 9:00 – 13:00
Ven. – 13:00 – 19:00
Sab. – 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Rappresentazione dell’organizzazione e dell’allestimento interno di una capanna della tribù dei Gnam Gnam del Sud Sudan con al centro un focolaio ed accessori, utensili e atri oggetti appartenenti alla vita quotidiana.
Le foto sono state realizzate nel 2015 nel corso di un viaggio nel Nord dell’Etiopia e sono state esposte in occasione della mostra “Etiopia: sulle orme di Carlo Piaggia” tenutasi al Museo Athena nel novembre 2017 ed organizzata dalla Sezione Auser Sesto dell’Istitututo Storico Lucchese.
Nel corso del terzo viaggio in Africa (1871 – 1877), Carlo Piaggia, dopo aver trascorso diversi mesi a Massaua e nella regione circostante, decise di intraprendere, nel mese di agosto 1873, una spedizione in Abissinia insieme al console francese di Massaua, de Sarzac, con lo scopo di conoscere Re Joannes.
Dopo varie peripezie ed essersi liberato della compagnia del Console, riuscì a visitare la regione del Tigray, raggiunse nel settembre 1874 la città di Adua (che sarebbe poi passata alla storia per la sconfitta italiana), e in novembre entrò nella regione Amhara. Nel dicembre 1874 si stabilì, su concessione del Re, a Corada un villaggio nei pressi del Lago Tana da cui nasce il Nilo Azzurro.
Carlo Piaggia trascorse quasi un anno nella regione che esplorò a fondo. Come risultato di queste esplorazioni abbiamo nelle sue Memorie, osservazioni di carattere geografico, paesaggistico, antropologico, religioso, botanico ed etnografico che dimostrano la sua incredibile curiosità per quei territori e quelle popolazioni.
Infine dopo aver progettato una speculazione comprando seimila piante di caffè da portare fuori dall’Etiopia, Piaggia decise di lasciare il paese e, dopo aver un’ultima volta attraversato il lago su un barca di papiro, prese la strada carovaniera che portava in Sudan e il 29 marzo 1875 raggiunse la capitale Knartum.
Continuò però le sue esplorazioni nel territorio sudanese andando alla ricerca delle sorgenti del Nilo bianco e individuando un nuovo lago che denominò “Capechi”.
Carlo Piaggia riuscì a rientrare in Patria solamente nel 1877 dopo aver avuto l’onore di tenere un discorso sulle sue esplorazioni e scoperte di fronte ai membri della Società Geografica Khedivale del Cairo.
Le citazioni sono tratte da: “Le Memorie di Carlo Piaggia” Nuovi contributi alla conoscenza dell’esploratore di Badia di Cantignano, a cura di Antonio Romiti. Sta in Studi Capannoresi Il 1998.
[…]Il popolo sede in terra torno torno alle mura, le donne ad una parte gl’uomini d’atra e secondo la preghiera che intona il prete tutti insieme cantano. Le funzion sono più assistite dalle donne che dal gl’uomini, però ragazi e ragaze in quantità.”
“Ha sei ore di Adua verso sud si trova il gran villaggio detto d’Assùs* questo punto e pure basso di posizione e il suolo accenna congiunzioni (sic) vulcaniche, ove si veda l’antico tempio visitato dai Romani in secoli decorsi che lasciano ancora traccie di remote costruzioni e gl’indigeni traggono tuttora monete in rame di vecchie date dietro scavazioni di suolo.”
*Carlo Piaggia si riferisce alla città di Aksum o Axsum.